La Maddalena, tra peccato e penitenza.

La Maddalena, tra peccato e penitenza a cura di Vittorio Sgarbi
3 settembre 2016 – 8 gennaio 2017 – Loreto, Museo-Antico Tesoro della Santa Casa di Loreto Inaugurerà il 3 di settembre 2016 presso il Museo-Antico Tesoro della Santa Casa di Loreto la mostra “La Maddalena, tra peccato e penitenza”, curata da Vittorio Sgarbi e promossa dalla Regione Marche in collaborazione con la Conferenza Episcopale Marchigiana, La Prelatura Territoriale della Santa Casa di
Loreto, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, l’Anci Marche e il Comune di Loreto.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù e da Artifex.
Si tratta di uno degli appuntamenti d’arte di maggior rilievo fra quelli dedicati al Giubileo della Misericordia, e assume particolare rilievo dopo il recente annuncio di Papa Francesco dell’istituzione, proprio nell’anno giubilare, della festa della Maddalena che eleva la memoria della santa al grado di festa. La decisione di Papa Francesco è, nell’attuale contesto ecclesiale, il volere una riflessione profonda sulla dignità della donna. La peculiare funzione di Maria di Magdala, prima testimone del Risorto e prima messaggera della resurrezione presso gli apostoli, riflette l’impegno della chiesa di oggi ad accogliere, senza alcuna distinzione, uomini e donne, di qualsiasi razza, popolo, lingua e nazione. Una mostra che si realizza, dunque, in un’occasione importante per la chiesa e diviene, al contempo, messaggio di bellezza e momento di riflessione.

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LA MOSTRA
Prostrata ai piedi del Signore nell’atto di ungergli i piedi con essenze preziose, oppure dolente e piangente abbracciata al legno della croce, infine lieta di recare l’annuncio della Resurrezione agli apostoli, la figura della Maddalena, esempio paradigmatico di conversione, ha destato l’interesse dei maggiori artisti dal Medioevo al Neoclassicismo e questa mostra, attraverso una selezione di capolavori
che illustrano vari momenti della sua vita, intende presentarne gli episodi più significativi.
L’arte marchigiana propone una serie suggestiva di immagini della santa a partire dalla tavola di Carlo Crivelli di Montefiore dell’Aso nella quale l’artista veneziano la ritrae nelle vesti di una provocante ragazza dallo sguardo tentatore, mentre la fenice ricamata sulla manica dell’abito elegante evoca il suo percorso di conversione alla fede: nell’età della controriforma la santa conosce un periodo di grande fortuna nell’iconografia sacra, testimoniata, ad esempio nella tela di Orazio Gentileschi della chiesa della Maddalena di Fabriano.
Persino Antonio Canova, scultore generalmente poco attento alle tematiche religiose in linea con il laicismo prevalente nei suoi anni, ha affrontato la figura della Maddalena mostrando il momento del suo ravvedimento, a conferma che il percorso di fede della giovane peccatrice potesse rappresentare per l’affermato scultore veneto un nuovo cimento artistico.

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